giovedì 29 settembre 2016

Luca Argentero & Stefano Fresi in "Al posto tuo", la seconda commedia di Max Croci con Ambra Angiolini, Serena Rossi e Grazia Schiavo

Dopo “Poli opposti”, Max Croci ritenta la via della commedia sofisticata, ma il soggetto di Massimo di Nicola e, soprattutto, la sceneggiatura scritta da lui stesso con Umberto Marino non offre molta sostanza al suo tocco leggero ed elegante, e il trio Luca
Argentero, Stefano Fresi e Ambra Angiolini è sì affiatato, ma un po’ sottotono. Quindi un gradevole e garbato spettacolo. “Da nerd adolescente, anziché giocare a pallone, restavo davanti alle tivù private a vedere vecchi film e ho imparato ad amare il cinema – esordisce Croci - e il ‘Buddy Movie’ mi piaceva moltissimo, perché i protagonisti da antagonisti diventavano partner”. Infatti, l’idea di partenza è quella dei classici nemici-amici del cinema hollywoodiana, resi illustri da Billy Wilder con la coppia Jack Lemmon-Walter Matthau e da allora diventato un vero e proprio genere della commedia soprattutto americana.
E la sua decisione di fare un’altra commedia “era un’opportunità di lavoro a pochi mesi dall’uscita dall’altra che ho colto con grande gioia e rinnovata esperienza”. L’affascinante Luca Molteni (Argentero), single per scelta, è il tipico sciupafemmine; Rocco Fontana (Fresi) è sposato con Claudia (Angiolini), ha tre figli, una casa in campagna ed è perennemente a dieta. Il primo è un estroso architetto, l’altro un preciso geometra. Entrambi direttori creativi di due aziende di ceramiche e sanitari sull’orlo della fusione, si sfideranno per conquistare l’unico posto di Responsabile della nuova società. Dato che le qualità dell’uno sembrano mancare all’altro e perciò la nuova azienda
tedesca decide di far loro una ‘proposta indecente’: un vero scambio di vite per una settimana per cercare di capire (e accettare) le rispettive abitudini e segreti. “E’ stato divertente vestire i panni di Argentero, anche se non mi stanno nemmeno i suoi calzini, di conoscere cose che non mi appartengono né sono mie caratteristiche. Infatti, io nella vita sono più simile al mio personaggio, anche se ho un solo figlio, mentre lui vive e chatta con tante donne. E ho messo alcune cose autobiografiche”.
“Il mio personaggio è un egocentrico sintonico anche cattivo – ribatte Argentero -, l’80 per cento di quello che io non sono. Ho sposato con grande entusiasmo l’idea di lavorare con il regista con cui avevo girato ‘Poli opposti’, è stato un regalo perché ha consolidato il rapporto tra attore e regista, e con una persona di cui mi fido. Il sì definitivo è arrivato quando ho saputo che avrei lavorato con Stefano, l’avevo incontrato sul set di ‘Noi e la Giulia’ e, lavorare insieme, è stato un confronto con una persona che stimo molto”.
“Sono la moglie del ‘leprotto’ che non ha bisogno dello psicologo – chiosa Ambra -, perché ha l’occasione di uno scambio di mariti ed è stato molto interessante. Io ho lavorato più con Croci che col resto del mondo, credo abbia filmato la mia prima comunione, e mi ha proposto questa parte in cui divertirmi e divertire. Avevo un piccolo ruolo in una commedia che pian piano diventa speciale e dove Claudia si fa sentire. Sul set eravamo una vera famiglia e la piccoletta (la figlia nella finzione ndr.) fa paura davvero. Io e Max litighiamo tantissimo ma poi sul set è tutto a posto come in una coppia. All’inizio è tosto perché lui è uno molto preciso, ma poi si lascia trascinare, dato che nella vita il ‘leprotto’ è lui. Mi sono trovata felicemente a mio agio”.
“Quando Marilù Paguni (la produttrice artistica ndr.) mi ha proposto di fare un ruolo da coprotagonista – dice Fioretta Mari (la suocera Erminia) - e di lavorare con Max non ho avuto dubbi. Lavorare con personaggi umani di questo genere, in un set dove regna la dolcezza, è meraviglioso e inoltre in un film diverso, anche se all’inizio ero un po’ perplessa per la pettinatura odiosa da ‘Il Diavolo veste Prada’, ma poi ho capito che lui guarda molto ai caratteri, e la suocera è un po’ antipatichina, acida”. “Credo siano delle scelte, ma io ho fiducia nella visione del regista – aggiunge Argentero -, è bello fidarsi. I fatti personali non ci interessano, ma quello che fa, l’avere una firma, un proprio gusto, uno stile che lo porta a girare”.
“Anch’io ho lavorato con Max fin dai suoi corti – dichiara Grazia Schiavo (Ines, amica e lookmaker di Luca -, mi sono innamorata del personaggio e ho esplorato la passione di un rapporto tra persone sole che cercano di riempire dei vuoti e fare famiglia. Infatti, il mestiere è un’altra vita”. “Io sono saltata in treno un po’ in corsa – confessa Serena Rossi, incinta di nove mesi – e dovevo plasmare con fantasia un personaggio che ricorda un po’ le pin-up. E’ simpatica, ironica, e tra di loro c’è una sorta di attrazione-repulsione che contribuirà al cambiamento”.
“Sono un po’ precisino – riprende Croci – sullo storyboard, seguo le inquadrature già fissate. Ho capito che in questa commedia c’era qualcosa di magico perché l’idea era geniale. Sul set Stefano inventa gag e se funzionano per il film, ovviamente, sono ben accette”. “L’idea è nata così – confessa di Nicola, autore del soggetto e sceneggiatore con Umberto Marino – perché era una cosa che non vedevo al cinema, due uomini completamente diversi che si ritrovano uno nei panni dell’altro. E ci siamo inventati questa storia con Umberto per due protagonisti azzeccatissimi. Mi piace la commedia all’italiana quando offre qualcosa che non c’è, che parte da un’idea particolare”.
“Mi sono messo al servizio del progetto – spiega Marino -, tutto sommato si trattava di cercare l’ambientazione giusta per raccontare quel che accade in Italia e, forse, sul come uscire fuori dai guai”. Completano il cast Carolina Poccioni (Alice), Marco Todisco (Salvo), Giulietta Rebeggiani (Sarah), Gualtiero Burzi (Bellatreccia), Pia Lanciotti (Sig.ra Welter), Giulia Greco (Mara), Nicola Stravalaci (Rosario), Roberta Mengozzi (Interprete dei giapponesi), Angela Melillo (Alba), Riccardo Mandolini (Salvo). Direttore della fotografia Patrizio Patrizi, scenografie Maurizio Di Clemente, Costumi Elna Minesso, montaggio di Simone Manetti. Musiche originali di Alessandro Faro. Prodotto da Marco Poccioni e Marco Valsania per Rodeo Drive con Rai Cinema. José de Arcangelo
(2 stelle su 5) Nelle sale italiane dal 29 settembre presentato da O1 Distribution in oltre 250 copie

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