martedì 20 settembre 2016

Ritorna "Blair Witch", in un sequel dell'horror cult firmato da Adam Wingard e prodotto dagli autori dell'originale, Hinkey, Myrick e Sanchez

Sono passati più di diciassett’anni dall’esplosione multimediale del fenomeno horror “The Blair Witch Project”, e ora arriva una sorta di reboot e/o sequel, semplicemente “Blair Witch”, firmato Adam Wingard, regista che ha dato nuova linfa al genere con “You’re Next”, “The Guest” e “V/H/S” 1 e 2.
Un’operazione completamente diversa nella progettazione e nei costi, ma soprattutto nella parte tecnologica, dato che l’originale del 1999 sfruttava nuove tecnologia e digitale in rapido sviluppo per ridare al genere una sorta di ‘neorealismo’ orrorifico come avevano i nostri artigiani negli anni ’70-’80 con i vari “Cannibal Holocaust”, “Mangiati vivi” e simili. “The Blair Witch Project” era infatti una sorta di finto documentario realizzato tutto in soggettiva, camera in mano, dai costi ridottissimi (60mila dollari, come un’automobile) che sfruttava il potere non ancora conosciuto della rete per la ‘promozione/diffusione’ tanto che il
pubblico, non solo americano in parte aveva creduto si trattassi di un vero reportage finito tragicamente. Oggi Wingard usa una tecnologia che non solo ha ridotto ancora i costi ma ha anche ‘facilitato’ il lavoro, perché ogni interprete ha una telecamera in testa e, inoltre, la squadra possiede anche un drone che non solo serve a fare una ricognizione del bosco ma che, ovviamente, riprende quel che accade, altrimenti alcune sequenze non in soggettiva (vedi la ragazza che si arrampica all’albero) non avrebbero senso.
La struttura della vicenda è pressoché la stessa, cambiano i personaggi, ma non la sostanza nella sceneggiatura di Simon Barrett, fedele collaboratore di Wingard. A diciott’anni dalla scomparsa, nella foresta di Black Hill della sorella di James e dei suoi due amici, ma il dubbio su cosa sia successo e qualche traccia delle diverse teorie sulla strega di Blair ci sono ancora. Esiste o è solo una leggenda?
James (James Allen McCune, dal televisivo “Shameless) e i suoi amici Peter (Brandon Scott), Ashley (Corbin Reid del serial Disney “Star Darlings”) e la studentessa di cinema Lisa (Callie Hernandez, attrice in ascesa, dall’imminente “La La Land” al futuro “Alien: Covenant”) decidono di avventurarsi nella foresta sulle tracce di Heather, ognuno con una telecamera, dopo aver visto un misterioso video ritrovato sul luogo della precedente spedizione.
All’inizio, come i predecessori, il gruppo è molto fiducioso, anche perché i due abitanti della zona che hanno trovato e mandato in rete il video, li costringono ad accettarli come guida: Lane (il Wes Robinson di “State of Affairs”) e Talia (Valorie Curry della serie “Following”). Però a tutti aspetta un’interminabile notte in cui pian piano si accorgeranno che la leggenda è più reale e terribile di quanto possano prevedere…
Gli ingredienti, la tensione e qualche brivido il film li riserva, non solo al pubblico di appassionati, quindi, chi ama il genere non verrà deluso e potrà godersi 89’ di divertimento, senza scoprire molto più di quello che sapeva già. Nell’efficace cast di attori televisivi spicca Callie Hernandez, ormai entrata nelle mire della Hollywood di serie ‘A’, visto che è stata scelta da Ridley Scott per il nuovo capitolo della mitica saga di “Alien”. E’ nata una nuova Sigourney Weaver? Chissà...
Per l’occasione il regista Adam Wingard (autore anche delle musiche) ha riunito una squadra di abili maestranze come i produttori Roy Lee (da “The Ring” a “The Grudge”); Steven Schneider (“Paranormal Activity” e “Insidious”, Keith Calder “You’re Next” e “Anomalisa”) e Jess Calder (“The Guest” e “Devil’s Cady”), Gregg Hale (produttore dell’originale), oltre ai tre autori di “The Blair Witch Project” – Daniel Myrick, JennyHinkey ed Eduardo Sanchez -, costato allora 60.000 dollari e diventato un cult mondiale, ne ha incassato in tutto il mondo quasi 250 milioni. José de Arcangelo
(2 ½ stelle su 5) Nelle sale italiane dal 21 settembre distribuito da Eagle Pictures in 250 copie

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