martedì 25 aprile 2017

I "Guardiani della Galassia Vol. 2" non deludono perché hanno un cuore pieno di ironia e sentimenti più 'umano' che mai

I “Guardiani della Galassia Vol. 2” sono tornati sempre carichi di effetti e affetti speciali in 3D e non
deludono perché hanno un cuore! Infatti, il secondo ‘volume’ – sempre sceneggiato e diretto da James Gunn, si ripresenta carico di azione ed emozioni, ironia e sentimenti, rapporto padre-figlio e amicizia e – perché no? – amore intergalactico. I personaggi creati da Arnold Drake e Gene Colan, nel lontano 1969, grazie ai loro atteggiamenti e reazioni – non proprio da supereroi -, conquistano ragazzi e genitori con un divertente
e pirotecnico spettacolo per tutta la famiglia. Prodotto dal presidente dei Marvel Studios, Kevin Feige, insieme ai produttori esecutivi Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Jonathan Schwartz, Nik Korda e l’immancabile Stan Lee, sempre in gustoso cameo, stavolta riparte alla ricerca delle origini di Peter Quill/Star-Lord (Chris Pratt), cioè del padre di cui lo stesso
Peter sa poco e niente. Ma non solo, dato che dovranno combattere per mantenere unita la propria squadra, e addirittura allearsi con vecchi nemici oltreché contare sull’aiuto di alcuni nuovi personaggi tra i più amati del mondo dei comics, sconfiggendo bizzarri nemici ed espandendo ulteriormente l’Universo (Cinematografico) Marvel. E la soprannominata ‘più amata banda di idioti intergalattici’ ci riserva sorprese
e segreti da non svelare, ma da scoprire proprio al cinema, da spettatori. Il tutto raccontato con ‘umana’ autoironia e irriverenza – tra vizi e virtù, uomini e non - e senza mai prendersi troppo sul serio. In questo modo ritroviamo la sensuale Gamora (Zoe Saldana), l’ex killer del gruppo, e nuovi sviluppi del suo rapporto speciale con Peter; il gigantesco Drax (Dave Bautista), il ‘patrigno’ Yondu (Michael Rooker), Nebula (Karen Gillan), Kraglin (Sean Gunn), l’irresistibile e irascibile Rocket (voce originale di Bradley Cooper) e Baby Groot (voce Vin Diesel), stavolta in versione ‘rametto’.
Tra le new entry di questo nuovo episodio Pom Klementieff nei panni di Mantis, Elizabeth Debicki nelle vesti di Ayesha, Chris Sullivan nella parte di Taserface, Tommy Flanagan nel ruolo di Tullk, Laura Haddock nei panni di Meredith Quill (la madre), oltre ad un cameo di Sylvester Stallone nel ruolo di Stakar e Kurt Russell nel ruolo di Ego (il Padre, ovviamente egocentrico, anzi megalomane), ‘rimasterizzato’ giovane per il prologo . Merito di Gunn – già regista del primo ‘volume’ – è quello di non dormire sugli allori, dato l’inaspettato successo del precedente (il più grande successo del box office americano nell’estate 2014) e aumentare
anziché diminuire il divertimento, allontanandosi dalla tradizione dei blockbuster di ultima generazione, citando - grazie alla presenza di Kurt Russell – divo della generazione anni Ottanta (ma aveva cominciato come attore bambino sul piccolo schermo con il cult “The Travels of Jaimie McPheeters”, per poi passare alle commedie Disney anni Sessanta), il decennio della nascita del protagonista, Peter Quill, classe 1984. E c’è persino la citazione di “Supercar” tramite il protagonista della serie, David Hasselhoff, nei Novanta star di “Baywatch” e ora in cameo nella versione cinematografica.
Naturalmente, come nel precedente film, c’è una nuova e godibilissima compilation musicale anni ’80 doc (Awesome Mixtape #2), di cui Peter è fan sfegatato. Ottima cornice firmata dal direttore della fotografia Henry Braham, dallo scenografo Scott Chambliss, e dalla costumista Judianna Makovsky, mentre il montaggio è di Fred Raskin e Craig Wood. La supervisione degli effetti visivi è firmata Christopher Townsend e gli Effetti Speciali da Dan Sudick. José de Arcangelo
(3 ½ stelle su 5) Nelle sale italiane dal 25 aprile distribuito da The Walt Disney Company Italia in 700 copie

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