giovedì 6 aprile 2017

Il 'sogno italiano' di un ragazzo romano approda sul grande schermo in "The Startup" diretto da Alessandro D'Alatri, con Andrea Arcangeli

Il vero ‘sogno italiano’ diventato realtà di un giovane romano è arrivato al cinema. “The Startup – Accendi il tuo futuro” di Alessandro D’Alatri racconta, infatti, il sogno di Matteo Achilli (un efficace Andrea Arcangeli), 18enne studente romano che, esasperato dall’ennesima ingiustizia subita (è stato fatto fuori da una gara di nuoto per far posto al figlio dello sponsor), inventa un social network che fa incontrare, in modo nuovo, domanda e offerta di lavoro.
Naturalmente, come spesso accade, all’inizio nessuno crede nel suo progetto e molti sono i falchi pronti ad approfittare di lui (si insinuano quelli che vorrebbero impossessarsi dell’idea), però grazie alla sua intraprendenza e accortezza, arriva la svolta: Matteo crea Egomnia (dal latino io/tutti) e si ritrova, da un giorno all’altro, al centro degli interessi del mondo che conta.
Da Roma a Milano (è stato ammesso alla Bocconi), dalla borgata Corviale ai salotti milanesi (la direttrice della rivista universitaria lo introduce nell’ambiente giusto), in pochissimo tempo Matteo acquista popolarità e soldi. La sua faccia è sulle prime pagine (dai quotidiani italiani al Washington Post) e la sua startup conta migliaia di iscritti (nel primo mese arrivano a 10mila; nel 2014 conta più di 100mila e più di 500 aziende importanti). Ma si sa, il mondo del successo è una giungla in cui sei preda o predatore, e c’è
sempre un prezzo da pagare: la famiglia (suo padre non è un professionista, lo sostiene ma non ha le conoscenze giuste), l’amicizia, l’amore (la sua ragazza, ballerina dell’Accademia di Roma, non può seguirlo). A quel punto, toccherà a Matteo scegliere la cosa giusta e capirà che niente al mondo vale il prezzo di perdere se stessi e che Egomnia è nata per far prevalere la sostanza sulla forma, senza perdere di vista le proprie radici.
Da un soggetto di Francesco Arlanch e Saverio D’Ercole, ispirato alla vera storia di Achilli, e sceneggiato da Arlanch e D’Alatri, un film su un giovane in una società dove il ‘merito’ non è riconosciuto, visto che proprio a questo si ispira la sua invenzione. “Un ragazzo cresciuto nella periferia romana – afferma il regista -, figlio di oneste e semplici persone, nel passaggio tra la maturità scientifica e l’università si rende conto di quanta ingiustizia ci sia nel
mancato riconoscimento del merito. Decide di fare qualcosa. Senza altri aiuti se non quelli della sua famiglia, e con entusiasmo e coraggio inventa un nuovo ‘social’ che valuta ed evidenzia il merito di chi cerca lavoro. Quel giovane esiste e si chiama Matteo Achilli”. “Questo è quanto trovai leggendo la prima stesura di ‘The Startup’ – prosegue – Come non appassionarsi? Pochi giorni dopo lo incontrai: un ragazzo che da allora, sono passati due anni, non ho mai sentito piangersi addosso e che mi ha sempre raccontato come le difficoltà e gli ostacoli siano stati per lui solo
delle sfide”. “Non avevo ancora mai realizzato un film ‘di regia’ – conclude l’autore – e questa era una mia sfida. E’ così che è nata questa bellissima avventura”. Merito del regista è quello di raccontare una storia vera, senza retorica né orpelli né cadute di tono, una storia straordinaria in un quotidiano ordinario, semplice e credibile, dove spesso i meriti non vengono riconosciuti, ma comunque sfruttati da o per altri.
“Matteo Achilli, il protagonista del nostro film – dichiara il produttore Luca Barbareschi -, esiste davvero. Oggi ha 24 anni (presente alla conferenza stampa ndr.), ma l’idea che ha rivoluzionato la sua vita l’ha avuta a 18 anni, quando era in V liceo. E’ un ragazzo romano che vive in borgata. Non è un genio. E, a dirla tutta, non si è ancora laureato. Un ragazzo come tanti quindi. Un ragazzo che però si è inventato un lavoro”.
Nel cast, oltre ad Arcangeli, le giovani in ascesa Matilde Gioli (Cecilia, direttrice della rivista), Paola Calliari (Emma, la fidanzata), Luca Di Giovanni (Giuseppe Iacobucci), Matteo Leoni (Valerio Maffeis), Matteo Vignati (Leonardo Ramelli), Guglielmo Poggi (Niccolò Pescucci), Lidia Vitale (Monica, la madre), Thomas Peyretti (Max), Federigo Ceci (allenatore), Loris Loddi (Italo Storti) e con Massimiliano Gallo (Armando, il padre). La fotografia è di Ferran Paredes Rubio, il montaggio di Valentina Mariani e le musiche originali di Pivio & Aldo De Scalzi. José de Arcangelo (3 stelle su 5) Nelle sale italiane dal 6 aprile presentato da O1 Distribution
IL DISCORSO DI MATTEO ACHILLI ALLA BOCCONI “Oggi qui dentro siamo tutti compagni. Magari anche amici. Ma domani, là fuori, non sarà così. Io vorrò il vostro posto e voi il mio. Stagista, collaboratore a progetto, amministratore delegato, dirigente… Non fa differenza. Perché ci sarà solo un posto. E saremo l’uno contro l’altro. A quel punto che succede? A chi toccherà quel posto? Io mi auguro che quel posto sia assegnato in base ad una sola cosa… Il merito! Un merito certo, oggettivo, imparziale. Che possa essere calcolato matematicamente. E’ esattamente per questo che sto creando Egomnia…”

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