venerdì 19 maggio 2017

Dal bestseller dell'olandese Herman Koch, la terza versione cinematografica di "The Dinner" firmata Over Moverman con Richard Gere

Tratto dallo stesso bestseller internazionale “La cena” di Herman Koch - che aveva ispirato, subito una trasposizione olandese del connazionale Menno Meyjes, poi “I nostri ragazzi” di Ivano De Matteo -, ecco la versione americana “The Dinner” dell’israeliano (residente a New York) Over Moverman con Richard Gere, Laura Linney, Rebecca Hall e Steve Coogan, popolarissimo ‘comico’ televisivo, ma anche cinematografico (da “Una
notte al museo” a “Tropic Thunder”), che qui offre una grande prova drammatica. Il Film appartiene, come ormai tutti sanno, al classico tema ‘gioco al massacro’ famigliare a causa di un terribile fatto commesso dai figli, in un inquietante mix di dramma (esistenziale) e commedia, satira (socio-politica) e thriller da camera. Stan Lohman (Gere), senatore in corsa per la carica di governatore, accompagnato dalla seconda moglie, la
giovane Katelyn (Hall), invita a cena in uno dei ristoranti più esclusivi della città suo fratello minore Paul (Coogan), professore in crisi, e la diplomatica moglie Claire (Linney). E, ovviamente, quella che sembra essere una normale riunione familiare, si rivela invece l’occasione per discutere dell’orribile omicidio commesso dai rispettivi figli e ancora impunito. I quattro genitori si trovano di fronte a un doloroso dilemma morale: proteggere i proprio ragazzi ad ogni costo nascondendo la verità o agire secondo regole e giustizia e denunciarli? Un dilemma affrontato dal
cinema già diverse volte negli ultimi anni – fra cene e misfatti gravi e meno gravi commessi dai figli -, dal capostipite “Carnage” a “Il capitale umano” e il sopra citato film di De Matteo. Stavolta, tra una portata e l’altra, si scoprono i veri volti dei quattro protagonisti, mettendo in risalto ancora una volta la ferocia e l’egoismo che si celano nell’animo umano, ovvero il lato oscuro e selvaggio che i più cercano di tenere a bada, spesso ben nascosto sotto la superficie delle convenzioni sociali e delle apparenze borghesi.
“Non era solo questione di adattare gli aspetti fisici dell’ambientazione originale ma piuttosto gli aspetti emotivi cercando analogie con il contesto americano. Inoltre ho voluto trasformare quello che inizialmente avevo ritenuto un romanzo satirico in una storia drammatica (come ha fatto De Matteo ndr.) con significati più profondi”. E, facendo come il regista italiano, Moverman fa riemergere ricordi e flashback che rimandano alla vicenda dei figli, allora e oggi, perché una delle cause è, forse, che non li hanno seguiti e/o protetti nel modo
giusto. Ma qual è il modo giusto? Quindi, un discreto dramma contemporaneo, su su una riflessione universale come quello del rapporto genitori-figli, e soprattutto sull’educazione morale, civile e sociale, che va (deve) di pari passo con la crescita. Inoltre, come sottofondo, “The Dinner” vanta ben 66 brani musicali nella colonna sonora, scelti dal produttore musicale Hal Willner insieme al regista, che vanno da Bob Dylan a Philip Glass, da Leonard Cohen a Firewater.
Nel cast anche Chloe Sevigny (Barbara Lohman), Adepero Oduye (Nina), Michael Chernus (Dylan Heinz), Charlie Plummer (Michael Lohman), Taylor Rae Almonte (Kamryn Velez), Joel Bissonnette (Antonio). La fotografia è firmata Bobby Bukowski e il montaggio Alex Hall. José de Arcangelo
(2 ½ stelle su 5) Nelle sale italiane dal 18 maggio 2017 distribuito da Videa

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