giovedì 25 gennaio 2018

L'opera seconda della regista francese di Justine Triet è una piacevole commedia con Virginie Efira: "Tutti gli uomini di Victoria"

Una piacevole commedia francese in bilico fra sentimentale e dramma psicologico – naturalmente in tono leggero e al femminile -, ironica, anzi cinica e a tratti sofisticata, incentrata su una donna matura (come il recente “50 primavere”, sempre francese), probabilmente quarantenne, a cui il cinema raramente offre la parte da protagonista assoluta, ma qui sostenuto da una camaleontica attrice come la belga Virginie Efira. Magari, “Tutti gli uomini di Victoria” (in originale solo “Victoria”), opera seconda di Justine Triet, è ‘troppo parlato’ – un fatto non molto amato dal
pubblico italiano e spesso penalizzato dal doppiaggio -, ma mai noioso. Victoria Spick è un avvocato penalista costretta a dividersi quotidianamente fra tanti drammi e responsabilità: dalle due figliolette affidate quasi totalmente a occasionali bambinaie e il calo del desiderio sessuale, compensato con incontri casuali e fugaci concordati sul web, ai colpi bassi dell’ex marito David (Laurent Poitrenaux) che prova a sfruttare, anche economicamente, i risvolti scabrosi della loro passata relazione (li pubblica online e poi in un libro con tanto di nomi e cognomi), compresi particolari intimi.
Sull’orlo di una crisi di nervi, Victoria ospita in casa il giovane Sam (Vincent Lacoste sempre più in ascesa), piccolo spacciatore da lei precedentemente difeso, in veste di baby sitter, aspirante studente di legge e suo assistente, e accetta di difendere il suo amico Vincent (Melvil Poupaud), denunciato dalla compagna per tentato omicidio dopo una festa di matrimonio, affidandosi a due improbabili testimoni, uno scimpanzé e un cane (il simpatico e ‘geloso’ dalmata ha avuto la Palm Dog al Festival di Cannes), vince la causa ma non supera la sua crisi, anzi.
“Tutti gli uomini di Victoria” – anteprima mondiale in apertura della Semaine de la Critique al Festival di Cannes – è una “commedia disperata”, secondo l’autrice, sulla vita caotica di una donna oggi, in cui si sono identificate (non solo) alcune donne avvocato italiane. Infatti, Triet – anche sceneggiatrice con la collaborazione di Thomas Lévy-Lasne - voleva “raccontare la vita turbolenta di Victoria ricorrendo al genere commedia, che a mio avviso rappresenta il modo migliore per evocare le sue ossessioni: le difficoltà relative alle relazioni tra uomo e donna, la solitudine, la gestione dei figli, la giustizia, il denaro e il sesso”.
E ci è riuscita attraverso situazioni impreviste o sbagliate (però credibili e mai ridicole), e con i bizzarri personaggi con i quali Victoria si confida, da una veggente a un agopunturista, da un cliente fino allo psicologo, il quale afferma che lei confonde il desiderio col piacere e lei trova piacere solo nel lavoro. In sintesi, è il gradevole “ritratto di una donna che cade, sbaglia, ma come sempre si rialza”. “Si parla molto di sesso – precisa la regista -, ma non viene quasi mai mostrato. L’idea del sesso pervade ogni cosa, anche se non si vede. Il film sviluppa una satira sulla vita di coppia e sulle relazioni sessuali. Vincent ha problemi sessuali con la compagna che lo accusa di tentato omicidio, David rivela la vita sessuale di Victoria nel suo blog, Victoria consulta una sensitiva e strizzacervelli che la incoraggiano a risvegliare la sua vita sessuale”.
“E quando ci prova – conclude -, ogni incontro è più insignificante del precedente, Si tratta di scene di pura commedia in cui regna una profonda solitudine. Infine, l’uomo che si rivela misterioso e desiderabile è quello rimasto meno visibile, ma puro e attento: Sam”. Nel cast anche Laure Calamy (Christelle, l’avvocato di Victoria), Alice Daquet (Eve), Julie Moulier (il giudice), Sophie Fillières (Sophie), Liv Harari (Liv). Virginie Efira (da “Elle” a “Un amore all’altezza”) ha avuto il Magritte Awards, Belgio, e la nomination ai César e ai Lumière Awards, Francia. José de Arcangelo
(2 ½ stelle su 5) Nelle sale dal 25 gennaio distribuito da Merlino

Nessun commento: