martedì 16 gennaio 2018

Si conclude la saga horror con "Insidious: l'ultima chiave" ma purtroppo non fa paura... almeno ai fan

Sulla scia del successo della trilogia horror – creata dal regista James Wan, anche produttore, e dall’attore sceneggiatore Leigh Whannell poi regista del terzo - ritorna “Insidious: L'ultima chiave” che è prequel e sequel al tempo stesso perché va indietro e avanti nella storia della medium, anzi della casa maledetta, infestata da spiriti benigni e soprattutto maligni. E nel cast torna anche la veterana Lin Shaye nel ruolo
della dottoressa Elise Rainier già morta (ma non sepolta) nel primo episodio e ritornata come spirito nel secondo, mentre stavolta l’inimitabile parapsicologa deve affrontare la sua ossessione più terribile, nella sua prima stessa casa, quella della tormentata infanzia e adolescenza. Tornano anche i suoi assistenti i ‘ghostbusters’ Specs e Tucker, con i loro bisticci-smorza tensione, degni di due Stanlio e Ollio 2000.
Ovviamente, la saga mostrava già segni di stanchezza e questa nuova puntata, “Insidious The Last Key” (titolo originale) diretto dall’attore, sceneggiatore, produttore e regista Adam Robitel si regge sulla fama del capostipite, soprattutto grazie a una buona fattura e una recitazione sopra la media non soltanto del genre, ma purtroppo riserva poca paura, pochi brividi e quasi nessuna sorpresa, anche se già potrebbe essere in cantiere uno spin-off, come è accaduto per la serie “Annabelle”, dove il prossimo capitolo ha come protagonista la ‘dolce’ suora del terzo capitolo, un prete ed è ambientato a Roma (almeno virtualmente), sempre scritto da Gary Dauberman. Inoltre, “Insidious” è sempre un prodotto della famosa Blumhouse di Jason Blum che assicura qualità a basso costo, non a caso ha prodotto le saghe di “La notte del giudizio” – la più inquietante e riuscita e “Paranormal Activity”, e il recente “Get Out – Scappa”, nominato anche ai Golden Globe.
Nel cast Leigh Whannell (Specs), appunto, Angus Sampson (Tucker), Kirk Acevedo (Ted Garza), Caitlin Gerard (Imogen Rainier) e Spencer Locke (Melissa Rainier), le nipoti di Elise; Josh Stewart (Gerald Rainier, il padre), Tessa Ferrer (Audrey Rainier, la madre) e, in un ruolo semi cameo il veterano Bruce Davison (Christian Rainier, fratello di Elise e padre delle ragazze); dal cult “Fragole e sangue” (1970) a “11 settembre: senza scampo” (2017), e tanti altri in arrivo. José de Arcangelo
(2 stelle su 5) Nelle sale italiane dal 18 gennaio distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia

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